Sia che sia acquistata da un pastaio artigianale oppure che sia fatta direttamente in casa, la pasta fresca è davvero una gustosa e golosa specialità universale, che dà un tocco in più alle nostre preparazioni domestiche: anche se alle volte i nostri piani potrebbero cambiare e potremmo ritroviamo con un eccesso di pasta fresca rispetto alle previsioni che ci eravamo dati.
Che cosa bisogna fare, quindi, per non sprecare questo prezioso ingrediente? Per fortuna, nonostante questa pasta non ha la resistenza della comune pasta secca comprata al supermercato, anche la pasta fresca si può conservare e ci sono, a tal proposito tutta una serie di tecniche che ci aiutano in questa speciale “missione”.
La pasta fresca un’espressione generica che include molteplici e diversi tipi di pasta e, soprattutto, parecchi formati differenti: in linea di massima, essa si può definire come la tipologia di pasta realizzata in maniera artigianale utilizzando un impasto di acqua e di farina, a cui in certi casi e ricette particolari viene aggiunto dell’uovo oppure altri ingredienti ancora, come ad esempio per quelli ripieni.
La pasta fresca si può anche acquistare direttamente dai produttori artigianali e dai pastai, ma c’è (per fortuna) anche chi continua ancora la tradizione di famiglia e prepara i ravioli, i maltagliati, i gustosissimi gnocchi e le tagliatelle in casa per impreziosire i suoi primi piatti. In genere quando si prepara, essa si consuma il giorno stesso ma può anche capitare – sia per caso ma anche per scelta – di ritrovarsi con una quota di pasta in eccesso di cui non sappiamo cosa fare.
Come servare la pasta? Ecco la risposta
Come dicevamo prima, non è proprio il caso di preoccuparci perché abbiamo svariati sistemi per conservare la pasta fresca artigianale che si riesce così a mantenere buona ma soprattutto sicura al consumo da un giorno fino a circa otto mesi, in base al metodo scelto.
Il sistema più semplice di conservazione della pasta è quello di inserirla in un contenitore ermetico da mettere poi in frigorifero, sapendo però che resisterà per un tempo abbastanza breve. Nello specifico, la pasta senza uova può essere conservata per 24-36 ore, mente quella all’uovo anche per 3-4 giorni. Tale sistema non è adatto alla pasta ripiena, in quanto a causa dell’umidità la farcitura diventerebbe più umida, ammorbidendo la “sfoglia”.
Il congelamento è una pratica idonea per qualsiasi tipo di pasta fresca e anche per l’impasto che non è ancora stato tagliato e ben formato. In questo caso, si può avvolgere l’impasto di pasta in un involucro di plastica alimentare e riporlo in un contenitore ermetico: esso si conserva per un mese e, per usarlo, basta semplicemente scongelarlo una notte prima.
L’altra tecnica senza cottura è l’essiccamento della pasta fresca, che permette di rimuovere dall’impasto la quantità di acqua o di un altro liquido presente ma non è adatto per la pasta ripiena. Un modo per essiccare la pasta consiste nell’esposizione all’aria dei pezzi di pasta su appositi strumenti fino alla asciugatura totale che può richiedere dalle 12 ore fino ad un paio di giorni.