Forse ci sembrerà strano ma un rotolo di carta igienica non vale l’altro. Sono infatti diversi i fattori che bisognerebbe prendere in considerazione prima di acquistarla al supermercato come ad esempio la morbidezza, la resistenza, il prezzo, la consistenza e l’impatto ambientale. Si, lo sappiamo che è anche curioso parlarne ma, nel bene o nel male, è qualcosa che usiamo tutti i giorni.
E se c’è chi pensa che “un rotolo di carta igienica vale l’altro”, allora si sbaglia tutto. Ma come si fa a stabilire qual è la carta igienica migliore presente sul mercato? Sicuramente vi possiamo dire con certezza che non basta affidarsi alle pubblicità con i cuccioli piccoli e simpatici come testimonial.
Ci sono vari tipi di carta igienica: a strati, super resistente, con carta riciclata e molte, molte altre. Sul mercato si trovano anche dei prodotti con un numero diverso di veli, che possono andare da 1 fino a 5 veli: il segmento più diffuso è il 2 veli, che è seguito poi dai 3 veli, e più raramente si possono anche trovare rotoli di carta igienica con 4 o 5 veli.
Qual è la carta igienica migliore?
Il tipo di carta più diffusa è sicuramente quella vergine, bianca e che può essere sia liscia che goffrata. Non mancano poi neanche i rotoli di carta igienica decorati, colorati e ben profumati, ma che rappresentano comunque una quota più esigua del mercato. E negli ultimi anni abbiamo perfino visto crescere notevolmente anche il segmento dei rotoli di carta igienica in carta riciclata che assumono una colorazione molto meno bianca e più tendente al grigio chiaro che al tatto può però apparire meno morbida.
Per quanto riguarda i packaging, sul mercato la confezione più diffusa è quella composta da 4 rotoli ideale per chi ha problemi di spazio. Ma, per tutti i consumatori sensibili alle tematiche ambientali, si possono anche acquistare dei rotoli di carta igienica privi del rotolo di cartone interno che solitamente funge da supporto. La carta riciclata è sicuramente quella più ecologica in quanto non sono stati usati degli alberi per produrla, ma soltanto carta da macero.
Tutto ciò non significa che sia grigiastra o scura, perché viene trattata con degli sbiancati, per renderla più piacevole alla vista m potrebbe essere un po’ meno morbida in quanto le fibre di riciclo sono più corte e spezzettate. La carta da cellulosa vergine ha origine dalle foreste e quella certificata FSC o PFFC garantisce perfino una gestione responsabile per evitare il disboscamento e l’impoverimento del suolo.
Quindi, l’acquisto della carta igienica non è proprio qualcosa da sottovalutare e da prendere con poca serietà e bisogna evitare di scegliere l’acquisto di carta colorata e/o profumata che risulta addizionata con delle lozioni: si tratta di sostanze chimiche aggiunte che possono avere un impatto ambientale davvero molto negativo.