In una nazione come l’Italia, che da millenni trova enorme sostentamento dai prodotti marittimi, i molluschi costituiscono da sempre una forma di vero standard culturale oltre che culinario, le cozze fanno parte senza molti dubbi di un qualcosa che viene considerato riconoscibile in quanto estremamente presente in tutta l’area mediterranea, in particolare fanno parte dell’intenso pescato del sud Italia ma sono anche molto presenti presso il nord Africa. Nel corso del 20° secolo a causa di epidemie di malattie inerenti a questi molluschi, è aumentata la sensibilizzazione in merito all’alimentazione delle cozze. Ma mangiare cozze al ristorante può essere rischioso?
Quali sono gli eventuali rischi?
Ecco cosa bisogna attenzionare e cosa evitare quando si mangiano cozze al ristorante.
Mangiare cozze al ristorante, è rischioso? Ecco la verità
Le cozze fanno parte del gruppo dei molluschi conosciuti come mitili, quelle più comuni generalmente riconoscibili dalla presenza del guscio di forma tendenzialmente scure, di tipo allungato sono identificate con il termine mitilo mediterraneo.
Vengono spesso consumate all’interno di primi ma anche secondi, oltre che “al naturale” ad esempio con il limone. Ma quanto sono sicure le cozze?
Come molti altri molluschi le cozze sono dei veri e propri depuratori naturali di acqua, non a caso i principali problemi legati alla natura edibile sono proprio quelli ambientali perchè questi animali sono naturalmente concepiti dalla natura per trattenere gli elementi impuri.
Rispetto al passato il rischio di contrarre malattie è molto più remoto ma il rischio è comunque presente: se in passato proprio il consumo crudo è stato considerato addirittura capace di effetti afrodisiaci (mai confermati dalla scienza), proprio questo consumo ha permesso la diffusione di epidemie di malattie come tifo o colera, se le cozze risultavano essere raccolte da fonti d’acqua non controllate.
Tuttavia proprio il consumo di cozze crude è da evitare al ristorante ma in qualsiasi altro contesto, anche l’utilizzo del limone non contribuisce a “disinfettare” il mollusco: la principale forma di problematica è inerente alla comune intossicazione alimentare, ossia l’introduzione nell’organismo di elementi come il batterio della salmonella (che causa la salmonellosi) ma anche l’epatite di tipo A o B.
In tutti i casi il limone come detto non serve, in quanto quello utilizzato come condimento non è sufficiente in quanto in quantità limitata, inoltre per agire gli acidi degli agrumi necessitano di ore se non di giorni.
Non esiste insomma il modo per rendere sicura al 100 % l’alimentazionee di cozze crude, se non per l’appunto di optare per la cottura.