In questo articolo di oggi vogliamo parlare della salvia, una pianta dalle foglie meravigliosamente profumate che si prestano ad aromatizzare moltissimi primi e secondi piatti in modo facile e veloce oltre che con un risultato davvero ottimale e proprio per questo motivo avere della salvia in vaso sul proprio balcone ci permette di sfruttarla sempre all’occorrenza senza il rischio di rimanere senza.
Questa pianta, ufficialmente prende il nome di Salvia Officinalis e si tratta di una pianta di origine arbustiva che appartiene alla famiglia delle lamiacee, di cui fanno parte anche il timo, l’origano, il rosmarino e la menta. Essa si distingue facilmente per le sue caratteristiche foglie allungate e di forma ovale e dotate di un colore verde molto intenso e decisamente brillante che tende più al grigio e di una peluria che le riveste.
L’erba salvia, oltre a questo è una specie perenne che viene coltivata in cespugli o in vasi da sola o con altre piante aromatiche. Nel periodo estivo del mese di giugno, questa pianta fiorisce emettendo dei caratteristici fiori di colore viola o lilla, uniti a piccoli petali sulle spighe a pennacchio.
Ecco come coltivare la salvia in vaso
Per coltivare la salvia in vaso nel modo più corretto è necessario valutare da subito la salute della piantina. Spesso e volentieri le piante arrivano in vasi piccolissimi dove sono state fatte crescere ben rigogliose. Le radici fuoriescono dalla terra e si ramificano in modo imponente anche sulle estremità. Quel che si deve fare è procedere con il travaso in un vaso di grandi dimensioni superiori a quello attuale.
Per questo motivo si deve valutare il diametro e si deve scegliere quello di una misura più grande. Dopo di che è necessario pulire per bene il vaso, preparando il fondo con uno strato di palline di argilla espansa e appena qualche sassolino sparso. Successivamente si tagliano alcune radici con una forbice pulita, si aprono per bene per poterle fare adattare al meglio alla nuova terra.
Un’altra cosa importate da sapere è che la salvia in vaso non ama essere innaffiata in maniera troppo eccessiva ma allo stesso tempo soffre per i ristagni d’acqua. Per questo motivo prima di procedere alla prima irrigazione deve essere controllato per bene il terriccio, che, se risulta bagnato o normale, non va assolutamente toccato per cui sarebbe meglio innaffiarla con il terriccio secco al tatto e basarsi attentamente sulle condizioni visive ed un’irrigazione corretta.