Questa moneta del 1946 fu la prima da 5 lire che è stata coniata dalla giovine Repubblica italiana. Se questo non rientra nei vostri ricordi, andate piuttosto a chiedere ai vostri genitori o ai vostri nonni: essa è stata, infatti, una delle più diffuse per moltissimi decenni. La lira ha “accompagnato” milioni di italiani per un secolo e mezzo fino a che non è stata poi sostituita dall’euro, nell’anno 2002.
La valuta esistente già da prima dell’Unità d’Italia ha subito numerose variazioni di valore ed è anche stata influenzata da vari cambiamenti sociali e politici che hanno “toccato” l’Italia in maniera decisamente influente ed ecco perché le emissioni monetarie come la 5 lire appaiono così “lontane” nel tempo.
La 5 Lire del 1946 presente sul lato del rovescio la raffigurazione di grappolo d’uva mentre sul lato del dritto compare il profilo di una donna che regge in mano mano una fiaccola. Questa versione considerata rara è stata realizzata in un materiale detto Italma, ovvero una delle leghe che venivano usate dalla Zecca, composta dai seguenti materiali: alluminio, magnesio e manganese. La moneta ha un peso di 26,7 grammi e se si trova in condizioni perfette, ecco che allora può valere anche fino a 1.200 euro.
Hai le 5 lire 1946?
L’anno 1946 rappresenta un anno molto importante per l’Europa in quanto a pochi mesi di distanza dal secondo conflitto mondiale, la popolazione venne chiamata a votare per scegliere tra la repubblica e la monarchia, e dopo la vittoria della prima, ecco che venne sviluppata la nuova costituzione italiana. Con essa, ebbero inizio i vari decreti e l’economia ebbe modo di ripartire con l’emissione di nuove monete e la creazione di monete da 1, 2, 5 e 10 lire.
La prima versione della 5 lire repubblicana è quella che viene definita “Uva” e fu inaugurata proprio nel 1946, perdurando fino al 1950. Queste monete presentano una dimensione di 26,90 mm di diametro e presente anche l’anno di coniatura e la sigla “R”, che sta proprio per “Repubblica Italiana”.
Ad oggi si tratta di una moneta estremamente rara da trovare nelle migliori condizioni, specie se ci riferiamo alle per le primissime annate. Pensiamo, ad esempio, che quelle realizzate dal 1948 al 1950 sono relativamente frequenti e non superano i 50 euro anche se sono in Fior di Conio, ma una cosa diversa è se parliamo del 1946, monete coniate in 81mila esemplari.
Una moneta in Fior di Conio di quell’anno, può arrivare ad un valore di 1500 euro e una che si trova in condizioni eccellenti anche se non perfette può “toccare” i 1000 euro di valutazione. Solo negli anni successivi, quando la produzione è stata limitata dalle problematiche post belliche, ci fu creazione di molti più esemplari, motivo per il quale le prime sono decisamente più interessanti.