Anche per il 2023 abbiamo potuto vedere che il Canone Rai è rimasto all’interno della bolletta elettrica ed è questa la vera novità che riguarda anche il prossimo anno. Contrariamente a quanto è emerso in precedenza, nel mondo delle istituzioni è arrivata la conferma della rateizzazione dell’importo a livello bimestrale nella bolletta della luce.
Il Governo ha deciso di proseguire sulla linea già tracciata, andando contro le aspettative di tantissimi cittadini, che auspicavano all’abolizione della tassa nei tempi brevi. Pertanto anche per l’anno 2023 il canone Rai continua ad essere dovuto da chiunque sia in possesso (anche se non è proprietario) di una televisione, che viene usata sia nell’ambito familiare, sia nell’esercizio di attività di lavoro.
Per quanto riguarda il Canone Rai c’è da anni un vero e proprio dibattito ma, a quanto ne sappiamo ad oggi, sembra che anche sulla conferma del canone per il 2024, non ci sono particolari novità. Attenzione però, perché rimane sempre uguale anche il discorso degli esoneri sul versamento della tassa sulla televisione. Ma in quali circostanze è possibile avere questi esoneri? Vediamolo insieme in questo articolo.
Canone Rai: chi paga di più?
Come in molti già sapranno, il Canone Rai consiste in una vera imposta alla quale è obbligato il detentore di uno o di più apparecchi televisivi che sono presenti nella propria residenza oppure in differenti abitazione, al di là dell’effettivo utilizzo dello strumento nel corso di tutto l’anno. E’ infatti il solo possesso (e non per forza la proprietà o l’utilizzo) della TV a comportare il dovere di pagamento questa tassa.
L’importo del canone televisivo ammonta a 90 € anche per il 2023. Come per gli anni precedenti il Canone Rai si paga direttamente con addebito nella bolletta elettrica.
Tornando al discorso di prima vediamo che non tutti i cittadini italiani sono tenuti al pagamento della tassa e sono sempre due le categorie che possono evitare tale pagamento: chi non possiede affatto un apparecchio televisivo in casa e tutte quelle persone che hanno compiuto 75 anni di età e che hanno dichiarato un reddito annuo che sia pari o inferiore agli 8mila euro.
Al fine di potersi esonerare da questo pagamento bisogna munirsi di un modello di dichiarazione sostitutiva, il quale deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate su iniziativa di tutti coloro che sono inclusi nelle due categorie sopra citate. I documenti relativi alla richiesta sono gratuitamente disponibili nella pagine web del sito ufficiale dell’Amministrazione finanziaria, in cui l’interessato potrà anche trovare i dettagli sulla procedura e le istruzioni per la compilazione della domanda stessa.