Il mondo della moneta e della carta moneta in senso generico fa riferimento al tradizionale denaro liquido che impariamo ad utilizzare fin da quanto comprendiamo il valore e l’utilità dei soldi. Si tratta insomma di un fattore assolutamente importante che porta la maggior parte di noi ad interfacciarsi anche con gli esemplari “particolari” che tra l’altro sono quelli più utilizzati in sense effettivo negli ambiti collezionistici. Anche una semplice banconota comune, come quella da 20 euro, può riservare sorprese rilevanti in modo specifico se presenta una particolare tipologia di dettaglio particolare, come la striscia bianca che è stata rilevata da alcuni cittadini italiani.
Si tratta di un esemplare abbastanza raro, che come da foto risulta avere una parte che apparentemente non è stata “verniciata”, anche se in realtà la situazione è un po’ diversa.
Infatti bisogna conoscere a fondo, o almeno abbastanza come sono prodotte le banconote in questione anche per una stima vera e propria in ambito collezionistico.
Hai i 20 euro con la striscia bianca? Pazzesco, ecco quanto valgono
Come intuibile, la banconota in questo caso risulta avere una porzione che separa quasi interamente l’esemplare su uno dei lati. Probabilmente questa forma di errore di stampa ha un potere particolare, in quanto difficilmente un esercente può decidere di accettare un esemplare di questo tipo.
Le banconote moderne sono disposte di vari strati, disposti in varie forme di cotone, lino ma anche cellulosa, così da essere difficili da replicare, ed al contempo essere resistente. Queste forme di errore però non sono facilmente quantificaibli dal punto di vista collezionistico, in quanto non esiste una “stima vera e propria”. E’ però sicuramente possibile che un pezzo di questo tipo può risultare interessante se messo all’asta: un utente sul celebre portale Ebay è riuscito a guadagnare 200 euro, una volta attestata la veridicità dell’esemplare.
Infatti è importante poter effettivamente essere sicuri che si tratta di un pezzo originale e non un falso: la Banca d’Italia può sicuramente essere utile in quanto una volta esaminato l’esemplare può senza dubbio replicarlo con un esemplare “normale”. Questi errori di stampa spesso sono considerati poco interessanti perchè di fatto sono legati ad un fattore estetico che rende la banconota inutilizzabile.
Gli errori di stampa non sono facili da individuare nella loro unicità, ma è sicuramente vero che alcuni appassionati possono ritenerli comunque molto interessanti. Basta trovare la persona giusta, come per quasi tutti gli oggetti da collezione, del resto.