La moneta italiana da 2 lire è apparsa per la primissima volta come una moneta del Regno d’Italia appartenente all’anno 1861. Al dritto, tale moneta, presentava l’effigie di Vittorio Emanuele II volta verso destra, tutt’intorno vi era la scritta “Vittorio Emanuele II” mentre in basso la data, ovvero l’anno di coniazione.
Sotto il collo, infine, era inciso “Ferraris”, il nome dell’autore. La moneta aveva un diametro di 27 mm e pesava 10 grammi; era stata realizzata con l’argento ed è stata emessa sia al titolo di 900/1000 sia di 835/1000. Per il rovescio ne esistono, invece, due tipi diversi:
- lo stemma sabaudo che presenta la corona ed il collare dell’Annunziata entro dei rami d’alloro. In basso abbiamo l’indicazione del valore, verso sinistra il segno di zecca e la sigla BN (ovvero Banca Nazionale) è invece posta a destra in incuso all’interno di un rettangolo; tutt’intorno c’è la scritta “REGNO D’ITALIA”. Questa moneta è stata coniata nelle città di Torino e di Napoli tra l’anno 1861 e il 1863.
- il valore su due righe con in alto la scritta “REGNO D’ITALIA”, in basso dei rami d’alloro insieme al segno della zecca. Questa è stata coniata nel 1863 sempre a Torino e a Napoli e, accanto al segno di zecca è presente la sigla “BN” in incuso dentro un rettangolo.
Moneta da 2 Lire: ecco il valore odierno
Da notare comunque c’è che dal 1863 al 1917 il titolo dell’argento è di 835/1000. In tutte le coniazioni di questa moneta da 2 lire in argento (anche durante i regni di Umberto I e di Vittorio Emanuele III), il contorno presentava in incuso la scritta FERT, una scritta ripetuta tre volte e alternata a nodi savoia e rosette. Riguardo i segni di zecca vediamo che sono: Napoli = N, Torino = T, Umberto I.
La moneta di Re Umberto I sul lato del diritto presentava la testa nuda del re rivolta a destra, intorno c’è la scritta “UMBERTO I – RE D’ITALIA” e in basso la data. Sotto al collo è presente la firma di “Speranza”, ovvero l’autore del disegno stesso della moneta. Sul lato del rovescio c’era lo stemma sabaudo coronato insieme al collare dell’Annunziata con tutto intorno rami di lauro e di quercia.
Per quanto riguarda il valore, esso è posto ai lati dello stemma e questa moneta fu coniata, invece, coniata a Roma dal 1881 al 1899. Nel 1890 e nel 1896 sono state coniate delle monete da due lire per l’Eritrea che era appena stata annessa e valeva anche 2/5 di tallero. Sul lato del diritto c’è il busto coronato del Re con la corona volto a destra in uniforme.