L’articolo 1 della legge del 28 dicembre 2015 ha introdotto una nuovissima modalità di riscossione del canone di abbonamento alla tv per uso privato, e cioè tramite un addebito sulle fatture per la fornitura dell’energia elettrica. Questo decreto prevede che le società di vendita di energia devono necessariamente assumere la funzione di “riscossione” del Canone Rai.
Il Canone Rai all’interno della bolletta non è legato al fatto di guardare o meno i canali della Rai, ma dalla detenzione di un apparecchio televisivo abilitato propriamente a ricevere il segnale audio/video tramite la piattaforma terrestre e/o satellitare. Di fatto in bolletta la dicitura dell’addebito è evidenziato con la dicitura che recita “Canone di abbonamento alla televisione per uso privato”, il cui valore che era stato stabilito dalla legge è totalmente esente dell’ IVA.
E’ da tenere ben presente che per l’Europa tale situazione di addebitare il canone Rai nella bolletta non è ben vista ed è stato infatti chiesto più e più volte di modificare l’addebito riportandolo come era all’inizio. Sembra che dall’anno 2023 finalmente lo stato avrebbe eliminato il Canone Rai in bolletta e pare che anche per il 2024 l’addebito è stato confermato.
Tutto questo ci porterà ad avere delle sanzioni da parte della comunità Europea a causa del fatto che non ci siamo allineati alle loro linee guida. Di solito sia noi che la Grecia addebitiamo il canone TV all’interno della bolletta della luce e nessun’altra nazionale al mondo lo fa al giorno d’oggi.
Canone Rai in bolletta: vediamo come funziona
Come già detto, il pagamento di questa tassa non è legato al fatto di guardare o meno i canali della Rai, ma dalla detenzione di un apparecchio televisivo in casa e viene, per convenzione, addebitato alle utenze elettriche domestiche residenti. Il decreto ha previsto l’applicazione dell’addebito in bolletta attraverso l’utilizzo di una “convenzione”. Questo vuol dire che nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura dell’energia elettrica nel luogo in cui un soggetto abbia la residenza anagrafica si presume la detenzione di un apparecchio tv, che costituisce quindi l’obbligo di pagamento del Canone.
Di conseguenza vediamo che tutte le fatture elettriche che riportano l’opzione di trasporto “domestico residente” possiedono l’applicazione dell’abbonamento in bolletta. La normativa prevede inoltre che il pagamento del canone in bolletta non sia moltiplicato per ogni apparecchio posseduto dall’utente ma viene pagato soltanto un corrispettivo unico per residenza anagrafica.