Le monete che compongono la diversificata “famiglia” dell’euro sono realmente molte, quasi “troppe” per molti ma sono elementi necessari per corrispondere alla necessità di avere a disposizione un compendio di emissioni sufficientemente diversificato e variegato. L’euro fa parte delle vite di oltre 300 milioni di cittadini comunitari da circa due decadi, e molte monete sono divenute iconiche, altre non gradite, altre ancora “tollerate”. E’ il caso della moneta da 5 centesimi di euro, che per molte nazioni risulta essere il taglio più piccolo sviluppato dalle rispettive zecche.
Una moneta da 5 centesimi può “dire poco” dal punto di vista collezionistico ma esistono esemplari assolutamente in grado di essere interessanti e di valere molto di più rispetto al valore facciale.
Come riconoscere una moneta da 5 centesimi “rara” e quindi ambita collezionisticamente parlando dagli appassionati di numismatica?
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La moneta da 5 centesimi è stata la “sorella maggiore” del gruppo dei centesimi realizzati per essere la parte “ridotta” dell’euro, prodotti dalla fine del 20° secolo e poi utilizzati a partire dal 2002 per le nazioni che hanno iniziato a far parte dell’eurozona.
Rispetto alle monete da 1 e 2 centesimi, quasi subito “poco apprezzate” e dismesse anche in Italia da diversi anni, quelle da 5 centesimi sono le uniche accettate, e ad oggi risultano essere le uniche utilizzate attivamente che presentano ancora un interesse anche collezionistico. La colorazione in rame è dovuta ad una placcatura, la moneta è in acciaio e come per altre emissioni, uno dei lati è diverso a seconda della nazione di appartenenza.
Anche i piccoli stati hanno il diritto di coniare le proprie versioni dell’euro, come risulta evidente anche da realtà come il Vaticano, San Marino e Monaco. Proprio una particolare versione della moneta da 5 centesimi del Principato di Monaco può avere un valore molto importante.
Questa tipologia delle monete da 5 centesimi è facilmente riconoscibile in quanto presenta lo stemma del Principato di Monaco collocato al centro, sensibilmente cambiato tra il 2005 ed il 2006, proprio queste due annate sono le più interessanti, nel primo caso la scritta Monaco è collocata sul bordo esterno, nel secondo caso, e per le emissioni successive, è presente poco più sotto.
Un esemplare da 5 centesimi di Monaco come in foto del 2005 può valere da 10 euro fino a 70 euro, mentre uno del 2006 addirittura qualcosa in più: un pezzo in Fior di Conio può far guadagnare fino a 100 euro, data la scarsa tiratura di questi esemplari oggi difficili da trovare.