Le 1000 lire hanno costituito una parte importante della storia della precedente valuta utlilizzata sul territorio italiano, nello specifico si tratta di una vera e propria forma di “reperto storico” che dal 2002 è considerabile tale essendo divenuta, come ogni forma di lira italiana, fuori corso. Ma costituisce anche il progressivo cambiamento economico che ha interessato l’Italia in modo specifico durante il 20° secolo, e non a caso diversi esemplari sono ancora oggi molto ricercati e riconoscibili, con le vecchie 1000 lire che potenzialmente possono arricchirci.
Anche se molti ricordano prevalentemente la nota Montessori, di 1000 lire ne sono state create in varie tipologie.
Quali sono quelle effettivamente parlando più interessanti, tenendo conto del contesto del 900, molto ricco di emissioni simili?
Se trovi queste vecchie 1000 Lire diventi ricco: ecco quali
La 1000 lire è stata per molto tempo una delle poche banconote utilizzate durante il Regno d’Italia e solo con l’epoca post seconda guerra mondiale ha trovato una forma sempre diversa a seconda delle decadi, come valuta comune. Se fino agli anni 40 1000 lire costituiva un potere d’acquisto rilevante, pari ad un salario di buona caratura, con il passare del tempo è divenuta una banconota dal valore sempre meno importante, fino a divenire il ” taglio minore ” negli ultimi decenni dello scorso secolo.
La 1000 lire Montessori è stata l’ultima ma comunque una delle più diffuse banconote italiane, comunemente associata ad un periodo relativamente ristretto (è stata stampata dal 1990 fino al 1998 ma utilizzata fino al 2002) ma non è stata per l’appunto l’unica.
Le precedenti alla Montessori sono state le Marco Polo, emessa dai primi anni 1982 e che ha avuto corso legale fino al 1995. L’emissione è dedicata ovviamente all’importante figura storica del celebre esploratore che nel corso della propria vita ha fatto da “testimone” dell’Oriente durante il Medioevo, in particolare ha anche vissuto in Cina per molti anni.
Le 1000 lire Marco Polo sono decisamente interessanti ed anche importanti per la storia del nostro paese, infatti anche le banconote della prima serie che iniziano con AA e terminano con A possono valere da 10 fino a 70 euro a seconda dello stato di conservazione anche se sono le sostitutive, riconoscibili dalla X all’inizio di ogni seriale ad essere quelle sensibilmente più rare e preziose. In particolare quelle che iniziano per XA, XB, XC, XD possono valere da 50 euro fino ad oltre 200 euro, oltre 250 euro per un esemplare che inizia per XE, meno rara la XF, che vale comunque fino a 50 euro come valutazione massima.