Le vecchie lire fanno parte del nostro passato e nella maggior parte dei casi si tratta di monete e banconote che ancora oggi non sono state dimenticate da parte di chi le ha concretamente utilizzate, oltre a costituire una vera eredità collezionistica di livello. Tra le vecchie lire spiccano diverse tipologie con vari elementi, politici, scienziati, artisti ma anche altre forme di personaggio, sia su monete che banconote.
Un esemplare non “antico” ma comunque importantissimo dal punto di vista effettivo anche artistico come la banconota di seguito è in grado sicuramente di essere riconoscibile.
Queste vecchie lire hanno avuto un’ottima diffusione in un lasso di tempo non disprezzabile ed oggi sono molto ricercate ed ambite. Quanto valgono?
Se trovi le vecchie Lire con questo personaggio sei ricco: ecco quali cercare
Si tratta del taglio da 5000 lire riconoscibile dal volto di Vincenzo Bellini, prolifico compositore vissuto nell’800, costituendo in una breve vita (morì poco più che trentenne) una delle forme di talento musicale più raffinate e note del proprio tempo, il cui genio viene ancora oggi molto apprezato in opere come La Norma.
L’emissione da 5000 lire in questione, emessa ed utilizzata dal 1985 fino ai primi anni 2000, a poca distanza dall’uscita di scena della lira, è anche facile da riconoscere per via della colorazione basata sul colore verde. Sul lato principale dell’emissione è presente anche una rappresentazione interna del teatro che oggi porta il nome del compositore, mentre sul retro è presente una raffigurazione allegorica del tema “protagonista” della Norma, una delle sue opere più famose.
Anche l’ultima banconota delle vecchie lire stampate dalla zecca, ai tempi, è stata proprio una 5000 lire. Ma quanto può valere un pezzo di storia monetaria (e non solo) come questo?
Dipende dall’esemplare, il seriale indica approssimativamente la rarità ma è importante anche lo stato di conservazione di banconote del genere, che come ogni altra, tende a degradarsi in relativamente pochi anni se non adeguatamente conservata.
In genere un esemplare ben conservato vale da 5-10 euro fino a 35, ma esistono anche semplari più rari, come quelli della prima serie, riconoscibili dal seriale che inizia per AA e termina con un’altra A, che può “spingersi” ad un valore sensibilmente più interessante, di circa 70 euro.
Quelli ancora più rari sono i pezzi che hanno una “X” all’inizio, segno che si tratta di una banconota sostitutiva, quindi concepita con l’intento preciso di sostituire i pezzi consumati.
Le XC valgono fino a 100 euro, le XB fino a 300 euro ( se in condizioni perfette), mentre le XA sono quelle che possono valere da 600 fino a 1000 euro.