L’Istat è da quasi un secolo L’Istituto nazionale di statistica è una forma ente di ricerca pubblico che si occupa esattamente come intuibile, di concepire degli studi inerenti a vari settori, sia di tipo sociale che economico al fine da concepire uno studio potenziale in varie branche, inizialmente concepito negli anni 20 per mantenere un controllo delle produzioni agricole e dei consumi, condizione che poi nei decenni successivi è servita anche per monitorare le tendenze di consumo, tra le altre cose. L’indice Istat 2023 aggiornato corrisponde ad un documento che evidenzia lo stato economico come i livelli di inflazione.
Discrete notizie in vista della parte finale del 2023, corrispondendo un paragone al recente passato, anche se Istat concepisce in proiezione delle valutazioni.
Ma cosa ci dicono praticamente i dati relativi ai dati Istat aggiornati al questo mese di novembre 2023, che può offrire una visione anche per il mese di dicembre?
Indice Istat 2023: ecco la novità che sorprende tutti
Con uan stabilizzazione dei livelli di inflazione che è in riduzione potrebbero effettivamente ridursi di alcuni decimali percentuali i costi di alcune risorse. Come evidenziato dal portale ufficiale Istat infatti l’inflazione scendendo a +1,7%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%).
Questo risulta essere legato alla riduzione di domanda e quindi all’influenza dei prezzi legati alle risorse energetiche ma anche ad una maggiore disponibilità dei generi alimentari primari che sono in sensibile aumento anche a fronte di una richiesta non ridotta ma comunqie in calo rispetto a pochi mesi fa, condizione che ha portato alcuni prodotti a subire addirittura un raddoppio del costo al dettaglio (ad esempio i vari tipi di oli alimentari).
Rilevanti anche le diminuizioni dei prezzi dei prodotti e servizi per la cura della casa e della persona, in misura minore anche quelli dei servizi energetici non regolamentati (-1,9%), dei servizi culturali, ricreativi e per la cura della persona (-0,9%) e dei servizi relativi ai trasporti (-0,6%) che fanno da contrappeso ad altri ambiti come gli aumenti relativi al costo dei servizi relativi all’abitazione, in sensibile crescita.
In generale comunque in vista della parte finale del 2023 il dato appare positivo, molto migliore delle difficoltà inerenti al settore energetico dello scorso anno, colpevoli anche le varie condizioni di tipo socio politico che hanno influenzato parecchio anche la disponibilità energetica.
Nel dettaglio alcuni prodotti come i generi alimentari di base non dovrebbero aumentare, in alcuni casi potranno subire un leggero calo, condizione simile per i costi di alcuni tipi di detersivi e prodotti della casa.