E’ una delle “imposizioni” più detestate dall’italiano medio ma la sua natura lo rende ancora indispensabile: il Canone Rai conferma la sua natura di “fastidio necessario” anche se molti a gran voce ne hanno chiesto e continueranno probabilmente a farlo, una risoluzione in merito ad una sua abrogazione. Il Canone Rai è stato in realtà confermato anche per il 2024 quasi interamente, a parte una modifica sostanziale relativa al nuovo prezzo.
Il costo è in realtà solo una delle casistiche che hanno reso il Canone Rai abbastanza detestato dagli italiani, essendo per molti una questione di “concetto” o di principio a dir si voglia.
Quali sono le modifiche al prezzo del Canone Rai in vista del prossimo anno? Cosa cambierà concretamente per gl italiani?
Canone Rai 2024, altra novità in arrivo: ecco il nuovo prezzo
Il Canone Rai non viene spesso considerato qualcosa di obbligatorio pur essendolo, in quanto è una forma di imposta calcolata su una base fissa per tutti i cittadini muniti di un apparecchio televisivo, che essendo oramai parte della normalità, l’imposta viene calcolata in automatico, anche se esistono delle esenzioni applicabili a diverse tipologie di utenza, ad esempio chi si trova sotto un determinato reddito oppure semplicemente chi non dispone di un apparecchio TV.
Il Canone Rai viene sviluppato in simbiosi con la fatturazione dell’energia elettrica dal 2016, ossia è stato rateizzato e disposto in un costo minore rispetto a quel momento ( prima costata 113 euro, divenuti poi 90, rateizzati in 10 “parti” da 9 euro l’una, divisa mese per mese, da gennaio fino ad ottobre.
In precedenza esisteva il tradizionale bollettino da pagare in maniera unificata, presso gli uffici postali e le ricevitorie, anche se l’imposta televisiva è stata da sempre una delle più evitate sia per una questione di prezzo ma anche per una di “concetto”, essendo considerata una tassa “ingiusta” da molti.
L’attuale formulazione, avallata anche dall’esecutivo attuale, ha comunque riscosso dei buoni risultati dal punto di vista delle entrate, quindi sarà mantenuta nella sua formulazione legata alla fatturazione dell’energia elettrica, ma sarà ridotto l’importo che passerà da 90 a 70 euro, probabilmente riducendo il numero di mesi associati alle rate del Canone Rai.
L’intenzione è quella di rendere la tariffa televisiva, che come specificato non è un vero e proprio canone ma una tassa, qualcosa di meno evaso e quindi più “incluso” nell’apparato tradizionale italiano: ancora oggi in media 2 famiglie italiane su 3 non paga il Canone Rai regolamente, provocando un ammanco nelle casse dello stato.