In corrispondenza di un nuovo anno solare, ogni governo è rigidamente tenuto a rinnovare le condizioni lavorative ed economiche di settori che necessitano di rinnovi contrattuali, come risulta evidente anche in questo periodo particolare, in cui vari settori lavorativi sono ai “ferri corti” con l’esecutivo. Un passo in avanti però è stato portato a termine in merito alle nuove regolamentazioni contrattuali dei bancari, ossia tutte le figure che si occupano di contesti legati alla finanza bancaria, che in Italia sono circa 270.000 figure professionali. Il rinnovo del contratto dei bancari, che scadrà nel marzo 2026 è stato trovato attraverso un accordo raggiunto tra le parti.
Queste interessano ad una parte rilevante della popolazione lavorativa, e saranno attive sia in aumenti che saranno percepibili già dal prossimo dicembre ma andranno a modificare anche l’adozione degli orari e degli arretrati.
Ecco in una sorta di sintesi riassuntiva, le principali novità per chi fa parte di questo contesto professionale, estremamente importante.
Rinnovo contratto bancari, ecco le novità: aumenti, arretrati e nuovi orari
Proprio il giorno 23 novembre 2023 i sindacati impiegati nel trovare un accordo contrattuale, nello specifico Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin hanno trovato una “quadra” con Abi, ossia l’Associazione bancaria italiana per i nuovi accordi.
Spicca prima di tutto un sensibile aumento di stipendio su base mensile che si attesta su una media di 435 euro, al quale sarà da aggiungere una forma di arretrato corrispondente dallo scorso luglio, periodo di inizio di trattative di rinnovo per una media di arretrati pari a 1250 euro erogati nei prossimi 5 mesi. Si tratta quindi di arretrati che saranno erogati non in un’unica soluzione ma nel senso di “una tantum”.
Realisticamente, nel prossimo mese di dicembre le figure bancarie si troveranno in busta paga da circa 700 fino a 1600 euro in più, in quanto gli aumenti avranno un impatto anche sulle tredicesime.
Risulta anche evidente una riduzione in termini temporali del lavoro settimanale di circa 30 minuti che in questo modo scende a 37 ore dal primo luglio 2024, allo stesso tempo sale da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita, così da invogliare e risultare più efficiente quest’ambito spesso considerato “sottovalutato” in un contesto bancario, che da tempo necessitava di questi cambiamenti.
Migliorata anche la condizione per le lavoratrici in stato di gravidanza, fino ad ora il trattamento lavorativo era riconosciuto solo per al massimo 5 mesi mentre con il rinnovo contrattuale sarà riconosciuto il pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza.