Le imposte non sono mai gradevoli da pagare soprattutto quelle eccessivamente salate e considerate obbligatorie ma poche sono considerate così fastidiose come il canone Rai ossia la principale tassa legata ad un contesto di possedimento di un apparecchio televisivo, indifferentemente dall’utilizzo che si fa di questo mezzo, che ha un prezzo definito da diversi anni, confermato anche nella struttura per il 2024.
È una tassa che viene considerata inopportuna da molti, in particolare con l’affermazione delle reti private e delle varie pubblicità oramai presenti in quantità importanti anche sul servizio pubblico.
Non è infatti per una questione di prezzo, o almeno non solo questo , che il canone Rai viene considerato fastidioso e per questo così spesso evaso quasi in modo naturale da moltissimi.
Canone Rai, quanto costerà? Ufficiale il nuovo prezzo, pazzesco
Il prezzo è comunque stato modificato nel corso degli anni così da corrispondere ad una forma di maggior comprensione da parte della cittadinanza, la strategia adottata dagli ultimi governi è effettivamente legata ad un ambito di nascondere quanto più possibile il canone Rai , apportando una rateizzazione che è attiva dal 2016, anno in cui l’esecutivo Renzi ha modificato l’importo riducendolo a 90 euro e legando l’intera tassa in questione alla fatturazione dell’energia elettrica, ossia banalmente sulle bollette della luce. Questo ha permesso un aumento considerevole degli importi ottenuti anche se ancora oggi oltre la metà dei cittadini semplicemente esclude il canone Rai dalla fatturazione e paga solo quanto effettivamente consumato.
L’esecutivo attuale dopo vari proclami e test su come rendere meno fastidiosa questa imposta così impopolare ha deciso di ridurre l’importo annuale portandolo da 90 a 70 euro, mantenendo però formalmente la struttura del 2016 ed adottata ancora oggi. Eliminare il canone Rai del tutto infatti sembra essere qualcosa che non può essere portato avanti neache associando la tassa ad altri contesti. L’idea da parte dell’esecutivo è quella di rendere meno evasa questa imposta, per il resto è stata mantenuta la struttura utilizzata finora così come le varie forme di esenzione possibili.
Anche se il canone Rai è una delle imposte più evase in senso assoluto, questo non sembra essere causato solo dalla banale questione relativa al prezzo ma anche per una meramente concettuale in quanto il nome stesso viene compreso in modo effettivo, quindi non tutti comprendono a fondo le eventuali conseguenze di un mancato pagamento prolungato della tassa televisiva.
In futuro l’importo potrà ovviamente cambiare nuovamente ma anche la struttura potrà essere nuovamente modificata.