Il nostro paese ha dato i natali a numerose personalità estremamente impattanti e rilevanti anche ben oltre il territorio nazionale, anche molto prima dell’unificazione come stato unico, dapprima sotto forma di Regno e poi come Repubblica. Proprio con la fine della seconda guerra mondiale sono stati adottati formati di monete e forme di banconota con volti “famosi” come quello con Marco Polo, storico esploratore e commerciante di origine veneta nonchè uno dei primi europei a far comprendere l’Oriente attraverso i racconti narrati da Il Milione.
La banconota con Marco Polo è considerabile fuori corso come tutte le altre corrispondenti alla vecchia lira. Però questo ne accresce il valore potenziale.
Non tutte le emissioni di questo tipo infatti hanno lo stesso valore collezionistico, anzi alcuni “pezzi” sono molto più ricercati.
Se hai la banconota con Marco Polo sei ricco: ecco il valore ufficiale
Trovarsi tra le mani una banconota, nella fattispecie da 1000 lire, con il celebre volto di Marco Polo, riconoscibile dalla barba e dalla testa leggermente girata, non è cosa rara: sono state banconote sviluppate per circa un decennio, dal 1982 fino al 1991, e definitivamente dismesse nel 1995.
Si tratta di un pezzo di piccolo taglio, non dissimile dalla ancora più famosa emissione Maria Montessori, successiva a questa, che è stata anche l’ultima prima dell’abbandono della lira in Italia.
Lo sfondo della banconota reca una rappresentazione di una stoffa veneziana del XVI secolo, una forma di “omaggio” al celebre navigatore di origine veneziana.
Quanto vale? Dipende dall’esemplare, di media il valore corrisponde a pochi euro fino a 20-30 se si trova in condizioni eccellenti, ma esistono anche seriali particolari, come ad esempio quelli che iniziano per X, che evidenziano una banconota sostitutiva, concepita in minori quantità esclusivamente per prendere il posto delle emissioni oramai consumate e non più utilizzabili.
Il valore di un pezzo di questo tipo che inizia con uno dei seguenti seriali, XA, XB, XC e XD può essere corrispondente ad un minimo di 40 euro (buono stato) fino a 180-200 euro (fior di stampa, paragonabile al nuovo), ancora di più per le banconote che presentano l’inizio XE, che valgono fino a 260 euro come valutazione massima.
I pezzi con XF, gli ultimi emessi, nel 1991, valgono poco meno, ma comunque possono sviluppare un guadagno potenziale di circa 120 euro come valutazione massima.
Un esemplare della prima serie che è riconoscibile dalla AA iniziale che termina con un’altra A vale tra i 25 ed i 70 euro come valutazione massima.