Rispetto solo a qualche decade fa, è decisamente più semplice prendere un aereo per spostarsi in varie località, in modo specifico grazie ad una domanda molto più sostenuta resa possibile anche a prezzi al ribasso, che però sono comunque influenzati da vari eventi come le richieste in aumento. Per Natale la tradizione di spostarsi in giro per il paese con l’aereo, magari facendo ricorso a voli low cost è oramai radicata anche se in alcune regioni questo ha portato ad un caro voli con prezzi in aumento proprio in corrispondenza delle festività.
Si tratta di un elemento da sempre esistente e presente che però provoca ovviamente disagi in luoghi dove non sono possibili altri mezzi di trasporto.
Diversi portali di viaggi e prenotazioni di voli online hanno già evidenziato ne regioni dove prenotare un volo per Natale costerà di più.
Caro Voli a Natale, prezzi in aumento, ecco le regioni dove costerà di più
Si tratta senza troppe sorprese delle grandi isole, quindi Sicilia e Sardegna che da molti anni palesano una forma di difficoltà nello sviluppo di tratte a prezzi ridotti o comunque legati al contesto territoriale.
Un esempio è una tratta comune verso Cagliari partendo da Pisa, che parte da un costo non distante dai 390 euro, mentre attualmente il record in fatto di prezzi elevati è costituito da un volo Bologna-Palermo per i primi di gennaio, che è arrivato a costare 521 euro, considerato il contesto dei biglietti di andata e ritorno, divisi.
Le numerose richieste, dovute anche al “ritorno a casa” durante le vacanze natalizie da parte degli studenti o da parte di chi proviene dal Mezzogiorno, sono una delle principali cause dei prezzi in aumento che però secondo vari elementi deve essere comunque limitato oltre una certa soglia dei rincari, come evidenziato anche dal Ministero delle Imprese e del made in Italy.
Varie realtà come il Codacons hanno chiesto effettivamente l’aiuto sostanziale da parte delle regioni in questione, che hanno già provveduto con alcuni aiuti economici, al fine di ridurre la spesa con alcune iniziative non considerate però così efficaci finora, come evidenziato proprio dal Codacons che ha sollecitato l’Antitrust ad effettuare delle analisi strutturali in merito, anche se in ritardo, c’è ancora la possibilità di ridurre i prezzi o perlomeno di non consentire un nuovo e più sostanzioso rincaro.