Il costo delle bollette, ed in generale delle forniture energetiche in buona parte d’Europa sono state fortemente influenzate sia dalle richieste del mercato, che ancora oggi per circa 3/4 fa ricorso a mercati esteri per l’introduzione e la raffinazione delle materie prime che sono quasi sempre i derivati del petrolio ed il gas naturale. In particolare le bollette del gas hanno avuto un peso enorme con rincari anche oltre il 50 % in aumento rispetto all’anno precedente, anche a causa dei diversi tumulti di tipo socio politico. Le bollette del gas però almeno nella prima parte del prossimo anno dovrebbero essere considerabili in calo, addirittura uno profondamente netto sarà evidenziato già dalle bollette del mese di novembre 2023.
La motivazione è legata in primo luogo al costo del gas naturale che in diminuizione, ma non solo.
Quanto pagheremo nel futuro a breve e medio termine? Ecco una sorta di analisi.
Novità per le bollette gas novembre 2023: ecco quanto pagheremo
E’ l’ARERA, la princiapale entità statale attivata anni fa che si prodiga di regolarizzare e controllare i costi e le tariffe di tipo energetico ad avere “buone notizie” in merito al consumo medio di gas annuo che risulta essere di 1.431 euro circa, al lordo delle imposte, con un profondo calo del 17,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, contraddistinti proprio dalla guerra in Ucraina e da un generale rifacimento degli equilibri commerciali internazionali.
Già lo scorso anno era stato registrato un calo nelle riforniture a causa della necessità preventi da parte di molti paesi dell’Unione Europea, come Italia e Germania, molto dipendenti dalle nazioni come la Russia, a rifornire i propri silos, prima ed anche durante le nuove trattative con altre nazioni esportatrici di questa risorsa, nel mentre molte realtà hanno continuato i progressi nel campo delle risorse non inquinanti.
Questo quindi sarà prevedibilmente la diminuizione media che già dalla bolletta del gas naturale in prossimità di arrivo, ossia quella di novembre 2023 che quindi sarà approssimativamente di circa il 2-3 % rispetto ai mesi scorsi, con la possibilità che questi potranno aumentare fino a ritornare in una sorta di normalità nel corso dei primi mesi del 2024. Un calo di poco quindi, se orientato sull’intera base annua, in quanto i tradizionali oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura restano per ora praticamente identici, per questo le varie associazione di consumatori sono ancora impegnate con iniziative e varie tipologie di richieste per il governo per ridurre questi costi.