Il Canone Rai corrisponde, statisticamente ad una delle tasse “obbligatorie” ma spesso neanche percepite come tali più fastidiose ed invise da una ricca percentuale della popolazione, dal punto di vista statistico quasi la totalità degli italiani non la considera “giusta” e spesso evita di pagarla in toto. Dopo molte promesse, proposte e modifiche all’apparato del Canone Rai, che è in realtà una tassa televisiva, l’attuale esecutivo ha deciso di modificare leggermente l’apparato di questa imposta, però confermandola comunque in toto nella sua presenza. Come si pagherà il Canone Rai nel 2024?
Ci sono novità da questo punto di vista? Ci saranno esenzioni diverse rispetto all’anno corrente?
Le dichiarazioni in merito al Canone Rai da parte degli esponenti sono addirittura state evidenziat emesi addietro, così per rendere l’idea di quanto è importante “culturalmente” parlando questa imposta.
Canone Rai 2024, come si pagherà? Ecco la novità
Il Canone Rai è saldamente una forma di pagamento poco apprezzata dalla maggior parte delle persone, la considera “non adatta” all’attuale tipo di applicazione televisiva, in particolare con la diffusione della TV privata, oramai una realtà da quasi mezzo secolo, infatti a godere di finanziamenti pubblici è proprio il servizio nazionale, integrato dal punto di vista culturale con la Rai. L’attuale ordinamento non può fare a meno di questi finanziamenti, anzi è la stessa Rai a segnalare da anni quanto lo sforzo in tal senso non sia sufficiente e che il servizio pubblico sia di fatto sottofinanziato.
L’attuale dato prevede che poco meno della metà, grazie alla tipologia di Canone applicato alla bolletta della luce, effettivamente si trovi a pagare questa poco apprezzata imposta, che proprio dal 2016 risulta essere associata in bolletta, nello specifico quella della luce, ossia della bolletta elettrica.
L’attuale esecutivo dopo vari tentennamenti ha deciso di non cambiare questa struttura, quindi almeno per tutto il 2024 il Canone Rai sarà previsto in bolletta come negli ultimi anni, in maniera rateizzata e quindi dilazionata, anche se è previsto una forma di “sconto” che porterà l’importo annuo a passare da 90 a 70 euro.
Confermate anche tutte le tipologie di esenzioni applicate a questo contesto, anche se come ogni anno l’esenzione va richiesta, da parte di cittadini specifici ad esempio gli over 75 con al massimo 8000 annui di reddito, i militari (in alcuni casi) o anche coloro che non sono effettivamente dotati di un apparecchio televisivo. Insomma almeno per i prossimi 12 mesi, cambierà poco, se non nell’importo effettivamente applicato da parte dello stato italiano.