Tra le monete italiane che hanno contraddistinto la seconda parte del 20° secolo, molte di queste sono ancora estremamente riconoscibili e riconducibili al recente passato dell’economia italiana come la 200 lire, che ha avuto una diffusione estremamente capillare ma anche importante dal punto di vista culturale, essendo stata la prima moneta di questo valore concepita alla fine degli anni 70. La 200 lire ha molte particolarità oltre che diversi aspetti particolari su alcune emissioni, come la Mezzaluna.
Questo è il nome di un celebre quanto ricercato errore di conio specifico su queste monete che sono ancora più che discretamente presenti nell’ambito nazionale del collezionismo.
Come si riconosce una 200 lire Mezzaluna e soprattutto, quanto vale oggi?
Hai trovato la 200 lire Mezzaluna? Ecco quanto vale oggi
La 200 lire è stata a modo suo una valuta unica, particolare. E’ stata la prima valuta da 200 lire mai emessa in formato metallico della storia italiana, concepita a partire dal 1977 in una lega chiamata Bronzital, dall’aspetto dorato (essendo formalmente un ottone), riconoscibile dal grosso ingranaggio che occupa la dimensione totale o quasi della “faccia” della moneta, che infatti viene soprannominata Lavoro. In basso l’anno di coniatura, al centro il valore da 200 lire, l’altro lato è contraddistinto da una testa femminile che risulta essere sviluppata di profilo, con intorno la dicitura della repubblica italiana.
Dal 1980 fino 1999 sono state coniate delle forme alternative, circa 20 monete dallo stesso valore che presentano una “faccia” diversa, le commemorative. Tuttavia non sono queste le monete più interessanti del lotto, anzi sono molto comuni, per questo motivo gli appassionati hanno iniziato a sviluppare interesse verso errori di conio, esemplari concepiti e riconoscibili “per errore ” da differenze estetiche come proprio la Mezzaluna.
Il nome è rivolto ad una ridotta quantità di monete da 200 lire che presentano una sorta di “sbavatura” sul collo del volto femminile evidenziato, un tipico errore durante la produzione. Come è evidente dall’immagine sottostante, una forma di aggiunta al tradizionale collo. Questo errore di conio è stato registrato solo sulle monete del 1978, e su circa 200-250 esemplari.
Per questo la ricerca di monete particolari di questo tipo ha generato un aumento del prezzo di vendita sul mercato dell’usato. Il valore però riflette anche lo stato di conservazione della moneta, che è conseguente a seconda del tipo di condizione che presenta una moneta.
Un esemplare ben conservato vale circa 60 fino a 90 euro, uno ottimamente tenuto può superare i 130 euro, mentre un esemplare “mezzaluna” in Fior di Conio vale fino a 250 euro.