A lungo l’Italia è stata una monarchia con tutte le tipiche forme di stato inerenti, ed anche le monete hanno avuto una diffusione “estetica” prettamente legata all’ambito monarchico, con simbologie tipiche del contesto, ad esempio le raffigurazioni di casa Savoia e tutta una serie di diffuse raffigurazioni del re di turno. L’Italia è stata un regno per quasi un secolo pieno, fino al referendum post seconda guerra mondiale che ha trasformato lo Stato in una Repubblica, e tutte le monete con il volto del re, in particolare Vittorio Emanuele III, sovrano dal 1900 al 1946, sono andate fuori corso ma non tutte distrutte, ad esempio quelle da 5 lire coniate soprattutto in argento, oggi hanno ancora un valore importante.
Figura sicuramente influente, controversa per il non essersi effettivamente opposto al regime fascista ma è anche considerato una figura importante nell’ambito della prima guerra mondiale.
La 5 lire con Vittorio Emanuele III sono solo alcune delle monete che recano il volto del sovrano. Ma quanto valgono?
Hai la 5 lire con Vittorio Emanuele III? Ecco il valore odierno
Rispetto alle 5 lire sviluppate successivamente, le emissioni in questione sono realizzate prevalentemente in argento e recano il volto de re di profilo. Ne sono state coniate naturalmente a partire dall’incoronazione fino agli anni 40 del Novecento.
Tra le più affascinanti e rare figurano senza dubbio le emissioni conosciute come Quadriga Briosa, con la rappresentazione dell’Italia impersonificata con una quadriga trainata da 4 cavalli. Considerata una delle emissioni più particolari e stilisticamente riuscite dell’epoca monarchica ed è anche una più ricercate, in quanto è stata coniata esclusivamente nel 1914, in circa 270 mila esemplari standard.
Dall’altro lato è presente ovviamente il volto di Vittorio Emanuele III di profilo con il tradizionale Collare dell’Annunziata e a destra, in basso, la firma dell’autore D. CALANDRA.
E’ una moneta estremamente rara, ricercata ma è altresì facile incappare in numerosi falsi, anche molto ben realizzati perchè di questa moneta in argento 900 (concepita da una lega contenente quindi il 90 % di argento puro). Il valore di quelli originali, la cui stima passa necessariamente da un esperto di numismatica è molto alta, molto influenzata anche dalla qualità e lo stato di conservazione che per un esemplare che ha più un secolo, è rilevante.
Un esemplare ben tenuto, ma circolato vale non meno di 3000 euro, il valore sale via via con condizioni migliori, come risulta evidente dalla valutazione che pul superare i 10 mila euro se ottimamente, quasi perfetto.
Un pezzo ancora più raro con la scritta PROVA se in condizioni perfette può valere anche più di 15 mila euro.