Le monete da 1 e 2 euro fanno parte oramai della quotidianità di oltre 330 milioni di cittadini comunitari, ossia tutti quelli che vivono nei paesi dell’Eurozona. Tutti indifferentemente dalla dimensione e dall’influenza hanno la possibilità di sviluppare le proprie emissioni di ogni taglio. Un esempio di moneta da 2 euro particolare può essere quella con la guardia Svizzera che è appannaggio esclusivo della città del Vaticano.
Emissione rara, anche per la già particolare media delle monete vaticane che sono comunque concepite in tirature più risicate, non ha un valore collezionistico comune.
Molto dipende dallo stato di conservazione ma anche dal tipo di moneta: quasi tutti riconoscono la Guardia Svizzera.
Hai trovato la guardia svizzera sulla moneta da 2 euro? Ecco il valore ufficiale
“Guardie ufficiali” del Papa da oramai molti secoli, addirittura dall’inizio del XVI secolo, costituiscono un ristretto gruppo di veri e propri militari anche se da oramai molto tempo le guardie svizzere mantengono un ruolo prettamente cerimoniale.
La fondazione della Guardia Svizzera papale risale proprio al 1506 ed esattamente 500 anni dopo nel 2006 la zecca di Roma ha concepito una tiratura piuttosto limitata di questo esemplare, coniato ovviamente come tutte le altre monete commemorative, su un modello di moneta da 2 euro. Questo modello è stato utilizzato per concepire tutte le monete commemorative da 2 euro, fin dal 2004 anno di introduzione di questa serie che oggi conta quasi 450 esemplari, e proprio l’Italia è uno dei paesi più prolifici da questo punto di vista.
Riconoscibile la doppia annata 1506 e 2006 come per richiamare il 500 anniversario dalla fondazione del corpo delle guardie svizzere, ed è anche presente una raffigurazione di una guardia svizzera a figura semi intera mentre è intenta a giurare sul vessillo papale come oramai da tradizione. Il retro della moneta è identico a qualsiasi altro esemplare da 2euro, per dimensione, peso e raffigurazione della superficie opposta.
Quanto vale? Molto di più di un esemplare “a caso” da 2 euro , in quanto le commemorative del Vaticano, soprattutto gli esemplari concepiti nei primi anni, hanno un interesse collezionistico rilevante ed importante.
Un esemplare in buono stato vale mediamente sui 50 euro, ma uno in ottime condizioni può spingersi fino a 120 euro. Un pezzo in Fior di Conio vale mediamente intorno ai 220 euro, ma non è così impossibile trovare qualche pezzo tenuto davvero alla perfezione per cifre non lontane dai 300 euro.