L’Italia è “divisa” sua forma di paternità dell’invenzione del telefono dalla fine dell’ottocento quando questo storico strumento è stato di fatto inventato dal nostro Meucci ma anche rivendicato da Graham Bell, inventore statunitense, e solo molto più tardi una forma di paternità per strumenti piuttosto simili è stata divisa tra le due menti, proprio in Italia le prime forme di telefono pubblico sono state concepite pochi decenni dopo, agli inizi del Novecento, e proprio dagli anni 20 del secolo scorso hanno fatto la loro prima comparsa anche i primi gettoni telefonici. Inizialmente il gettone telefonico inteso come oggetto tradizionale non era unificato ma disposto da varie società come TIMO, ed oggi un vecchio gettone di questo tipo può valere cifre inaspettate.
Il gettone telefonico dirà “poco” ai più giovani ma si tratta di un’invenzione dall’importanza assoluta nell’ambito della comunicazione telefonica.
Anche per questo, pur non essendo più utilizzati da molto tempo, un oggetto che presenta alcune forme particolari può essere storicamente interessante.
Gettone Telefonico TIMO, sai quanto vale oggi? “Pazzesco”
Molto prima della diffusione della telefonia mobile e comune, il gettone telefonico consentiva l’utilizzo di un telefono pubblico, e quindi di una telefonata, per un determinato periodo di tempo, garantito dallo “scatto”, ad ogni gettone inserito nell’apparecchio, corrispondeva uno scatto, quindi una telefonata tanto più era lunga, quanto più richiedeva un numero elevato di questi oggetti, che sono divenuti comunissimi in particolare con l’adozione delle prime cabine telefoniche, precisamente verso la metà degli anni 50, quindi all’inizio del boom economico.
TIMO è stata una delle società statali adibite alla produzione di gettoni telefonici prima del concetto di gettone telefonico e società nazionale inerente alle comunicazioni che è stata la SIP, a partire dagli anni 60. TIMO stava per Telefono Italia Media Orientale, e sviluppava prodotti di questo tipo per le regioni di Emilia-Romagna, Marche, Umbria (eccezion fatta per Orvieto), Abruzzo e Molise. I primi gettoni TIMO sono stati concepiti in varie tipologie dagli anni 30.
Nel 1935 in particolare ne sono state concepite alcune versioni estremamente ricercate dagli appassionati, ad esempio una famosa emissione in particolare quella che ha un colore argenteo, concepita in una lega di alluminio piuttosto resistente, con il logo TIMO dalla forma romboidale al centro, che evidenzia la natura molto rara di un esemplare di questo tipo. Il valore infatti può “galleggiare” tra i 30-40 euro di un esemplare ben conservato fino a circa 150 euro per un pezzo realmente quanto ottimamente tenuto. Il limite è di circa 200 euro per un pezzo perfetto.