Monete e banconote risultano essere ancora oggi la forma più comune ed utilizzata di denaro anche nell’immaginario comune, che resiste anche a fronte di varie “resistenze” nei confronti del denaro elettronico, oramai sempre più utilizzato ed effettivamente utile. Niente però risulta essere così identitario come una valuta nazionale, anche se per il contesto europeo anche questa realtà è stata sostituita dall’euro per molti paesi del vecchio continente. Le monete, in particolare quelle da due euro però restano molto identitarie, e costituiscono un elemento di enorme interesse collezionistico oltre che “pratico”, esattamente come per la moneta di questo tipo con il toro.
Costituisce non una emissione commemorativa , ma una standard di una nazione non così lontana da quella italiana, culturalmente e geograficamente come la Grecia.
Come il nostro paese anche la Grecia fa parte dell’Unione Europea e fa ricorso all’euro, che ha sostituito nel 2002 anche fisicamente la dracma. Ma quanto vale oggi la moneta da due euro con il Toro?
Cerca la moneta da due euro con il Toro: ecco il valore massimo: “Incredibile”
Come molte altre emissioni di carattere fortemente nazionale e culturale, anche la Grecia ha optato per evidenze estetiche molto particolari, come le figure mitologiche del periodo antico e classico. Il Toro in questo caso fa parte di una forma di storia che risale proprio ai tempi degli dei Olimpici, con Zeus a “capo” del pantheon ellenico.
Il Toro raffigurato nella moneta è esattamente Zeus “trasformato” nell’animale, azione che secondo la leggende lo ha portato a sedurre la giovane Europa, “rapendola” con l’inganno dal luogo dove si trovava, prima di rivelarsi come divinità. Si nota anche che esiste una forma di collegamento culturale tra il mito di Europa ed il continente omonimo che sempre secondo la leggenda sarebbe stato omaggiato proprio da Zeus nei confronti della sua giovane amante.
E’ la moneta più comune in grecia di questo tipo, ma quanto vale oggi?
Decisamente interessanti sono alcune annate in particolare, ad esempio quelle del 2004, più rare di altre sono in grado di portare ad un guadagno di oltre 50 euro se in perfetto stato, circa la metà per ottimi esemplari.
Ancora di più può valere una moneta da due euro di questo tipo del 2007, la prima emissione della seconda serie, riconoscibile dagli stati europei dislocati in maniera “unita” e non più separata come negli anni precedenti: una moneta di questo tipo vale fino a 120 euro se in Fior di Conio, ma può valere fino a 70 euro se in ottimo stato.