Le forme di raggiro di stampo telematico sono disposte e diffuse nella maggior parte dei casi ovunque la tecnologia pur presente non riesce o non può effettivamente parlando porre una forma di rimedio efficace in termini di “difesa” anche perchè non esiste un sistema completamente privo di potenziali “falle”. Lo sanno sicuramente bene agenzie come quelle bancarie, postali ma anche elementi dello stato come l’Agenzia delle Entrate che tra le numerose funzioni, si occupa della gestione delle imposte e delle cartelle esattoriali. Proprio per la sua riconoscibilità, l’Agenzia delle Entrate viene utilizzata in modo ovviamente illecito per varie truffe, come quella che è disposta ad attivarsi attraverso questo messaggio che non bisogna aprire.
Questo perchè la funzione diretta di questi messaggi “finti” è chiara, ossia quello di arrivare al possesso dei dati personali degli utenti.
Inconsapevolmente, sono quasi sempre gli stessi utenti a dare il “via libera” alla truffa, perchè questa forma di raggiro è spesso difficile da riconoscere.
Non aprire questa mail dell’Agenzia delle Entrate: è una truffa!
L’Agenzia delle Entrate non è assolutamente responsabile, anzi è una delle più attive nell’opera di sensibilizzazione dell’ambito informativo di questi messaggi. In tutti i casi la “vera” Agenzia non fa ricorso a messaggi o notifiche ma anche mail di sorta per ravvisare eventi o presentare documentazioni.
La mail spesso viene impiegata come mezzo di comunicazione perchè conferisce una azione di normalità e di documentazione ufficiale in arrivo, ma in pochi casi risulta essere davvero “reale”. Per questo l’Agenzia delle Entrate tiene aggiornato una specifica pagina del proprio portale con tutte le truffe telematiche segnalate da utenti, che sono spesso inerenti all’ambito del phishing, vale a dire la comune forma di raggiro che “fa finta” di essere una mail ufficiale.
Questa in questo caso presenta una intestazione ed un oggetto (il titolo del messaggio) che fa riferimento ad una pratica, o una particolare forma di operazione necessaria, invitando l’apertura di un link o di un allegato specifico, ma in realtà in link sposta l’utente su un portale che sembra molto simile a quello dell’Agenzia delle Entrate, con tanto di logo (ovviamente “replicato” senza permesso), pronto a ricevere i dati personali della “vittima” in questione. Non bisogna MAI inserire i propri dati in portali diversi dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Come capisce dall’immagine sottostante è difficile riconoscere la truffa dalla mail che ha un aspetto molto simile a quello potenzialmente ufficiale. Bisogna quindi essere sempre previdenti e “dubbiosi” in tal senso.